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Viaggiare, da solo, in sella a una Vespa: la splendida epopea del trevigiano Gianluca Pellegrinelli

di Luca Pollini

«Mollo tutto e cambio vita!». Questo pensiero rivoluzionario ci è frullato in testa almeno una volta nella vita. Poi, tra il dire e il fare, si sa…

Gianluca Pellegrinelli, trevigiano neo sessantenne, ha avuto il coraggio di farlo. Ha mollato veramente tutto per fare quello che sentiva dentro: viaggiare, da solo, in sella a una Vespa. Pellegrinelli racconterà dei viaggi che ha fatto in giro per il mondo – un percorso non solo segnato dai chilometri fatti ma anche dalla crescita personale e dalla scoperta di sé stesso – in occasione del Festival del Viaggiatore a Bassano del Grappa sabato 28 settembre, alle 17 al Chiostro del museo civico, nell’incontro promosso e organizzato da Italian Travel Press.

Pellegrinelli ha lavorato sodo per più di trent’anni, è stato rappresentante, veditore, consulente, amministratore delegato, ha aperto quattro start-up. Poi nel 2019 decide che è troppo, che le priorità della vita sono altre. E appena termina la buriana del Covid, nel 2021 “mette in pausa l’attività lavorativa” (così ama definire la sua scelta) e si dedica alla sua passione: il viaggio, scegliendo la Vespa – un vecchio modello PX 200 cc. di cilindrata del 1981 – come fedele compagna. Perché, sostiene, è l’unico mezzo di trasporto che ti permette di vivere al meglio il territorio e di essere nel contempo più a contatto con la gente. Ti avvicina a tutti. «Una Vespa, con la bandiera dell’Italia ti apre le porte del mondo» dice.

Sin da subito il suo obiettivo non è stato quello di entrare del Guinness dei primati, di diventare famoso per le sue imprese: Pellegrinelli attraversa le strade del mondo esclusivamente per conoscere persone e luoghi e crescere personalmente. «E solo un certo tipo di viaggio ti permette tutto questo. Ogni vita è un viaggio. E ogni viaggio è una scoperta, una sfida, un cambiamento».

A spingerlo è stata la consapevolezza che la cosa più importante della nostra vita è il tempo. «E di quanto sia prezioso ce ne rendiamo conto solo quando è passato, quando ti accorgi di non potere più fare delle cose perché non ne hai abbastanza. “Vendi il tuo tempo per cui lo stipendio è una sorta di ricompensa perché ti hanno rubato qualcosa” ha scritto Tiziano Terzani. Non mi sembra ci sia da aggiungere altro».

Un primo viaggio in solitaria dall’Italia al Nepal poi, in Africa, attraversando Marocco, deserto del Sahara, Mauritania, Senegal, Guinea, Costa d’Avorio, fino ad arrivare in Ghana. Un percorso ricco di scelte e sfide da affrontare, di imprevisti, viaggi segnati non solo dai chilometri percorsi ma anche dalla crescita personale e dalla scoperta di sé stesso, che troppe volte – vuoi per abitudine, vuoi per mancanza di coraggio – non era mai riuscito a vedere. Perché per fare un’esperienza completa e intensa non serve per forza stare lontano dei mesi, attraversando i continenti con tenda e pentolino al seguito, è il percorso dentro sé stessi e il contatto con persone e natura che esalta l’impresa, molto più della meta o della spettacolarità dei paesaggi. E poi, elementi indispensabili sono improvvisazione, spirito di avventura, problem solving e socialità.

Su vespup.com si possono seguire le sue avventure. La prossima meta sarà la Nuova Zelanda: Pellegrinelli conta di partire a novembre. Per arrivare il…? «Quando arriverò, non c’è fretta, il viaggio bisogna goderselo giorno per giorno. Comunque sul mio blog potrete seguirmi tappa dopo tappa attraverso scritti e foto».

A Bassano del Grappa sarà l’occasione per augurargli buon viaggio. Sappiamo già cosa ci risponderà: «Grazie. E ricordatevi che non è mai troppo tardi per cambiare vita».

Pensiamoci.

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