Opera Querini: celebrazione dello stoccafisso, da una piccola isola della Norvegia alla grande Venezia
Il 27, 28 e 29 ottobre si è svolto a Venezia un evento unico che ripercorre la storia del naufragio in Norvegia del mercante veneziano Pietro Querini con un’opera lirica originale e un’arena dedicata a frutti di mare, cultura e viaggi, negli spazi storici dell’Arsenale Nord.
Con una forte determinazione, un piccolo villaggio di pescatori norvegese ha superato ogni avversità per realizzare il proprio sogno. Dopo un decennio di impegno e passione, la remota isola di Røst ha presentato a Venezia lo spettacolo Opera Querini, unitamente a un’arena di business dedicata ai prodotti ittici, alla cultura e al turismo.
Questo incredibile viaggio a Venezia ripercorre i passi del noto e facoltoso mercante veneziano Pietro Querini, che nel 1432 naufragò proprio a Røst, un’isoletta sperduta delle Lofoten, nell’arcipelago della Norvegia, che conta oggi 470 abitanti. Da questo incidente, quasi 600 anni dopo, nasce l’opera che narra l’incontro inaspettato di due culture lontane con un’eredità condivisa: lo stoccafisso.
Oggi lo stoccafisso è un emblema di amicizia, di tradizioni e storie che uniscono l’Italia alla Norvegia. Questa specialità, nota in Italia anche come baccalà, da secoli lega i patrimoni culinari e le relazioni commerciali tra i due paesi.
Nella stessa sede degli spettacoli lirici, le porte di Arena Querini si sono aperte anche come luogo di incontro e di opportunità commerciali per le aziende norvegesi e italiane del settore ittico e turistico, oltre che di intrattenimento di show cooking, con sperimentazione di sapori gastronomici di prima qualità dei prodotti del mare preparati da chef Michelin italiani e norvegesi.
Attraverso i prodotti ittici, l’arte e il turismo, Arena Querini evidenzia le profonde connessioni umane e le passioni reciproche che legano i nostri Paesi.
Abbiamo assistito alla magia del sogno di un piccolo villaggio di pescatori che testimonia come “anche dalle origini più semplici possono nascere storie straordinarie”.
Photo Credits: Bjorgli; Rolandsen.