
L’enoturismo tra innovazione e tradizione: un podcast dedicato alla scoperta della cantina etnea
Il progetto “Open Winery” debutta sulle pendici dell’Etna con un podcast di Loquis che arricchisce l’esperienza dei visitatori e apre nuove e interessanti frontiere per l’enoturismo. Un’esperienza immersiva tra i vigneti e le antiche tradizioni vitivinicole, accompagnata da un’innovativa narrazione: nasce così il nuovo podcast di Terra Costantino in collaborazione con Loquis, la prima piattaforma italiana di travel podcast.
L’iniziativa è stata presentata ufficialmente in occasione di un esclusivo press tour presso la storica cantina etnea, alla presenza di Fabio Costantino, proprietario di Terra Costantino, e di Cristian Iovino, direttore commerciale di Loquis, e Silvia Ghirelli, consulente ed esperta di turismo enogastronomico, che hanno sottolineato l’importanza dell’innovazione digitale del settore e il valore aggiunto che i podcast possono offrire a visitatori e appassionati di vino.
“Abbiamo investito con piacere in questo importante progetto, i cui strumenti rappresentano sicuramente un’opportunità per l’innovazione in campo enoturistico – ha dichiarato Fabio Costantino – sappiamo infatti quali siano i rischi della standardizzazione in questo settore e chi come noi è attento a rendere sempre più interessante e allo stesso tempo flessibile e dinamica l’esperienza in cantina comprende bene l’importanza di coniugare l’autenticità dell’accoglienza al supporto della tecnologia. La nostra è una piccola azienda, che punta molto sul valore della componente umana e relazionale e che in virtù di questo nel tempo ha strutturato un’offerta di percorsi di visita e degustazione calibrati sui diversi interessi e i diversi livelli di aspettativa degli ospiti, proponendoci come una porta d’accesso privilegiata alla comprensione dell’Etna del vino. Ma il desiderio di offrire piccoli percorsi su misura ci spinge a trovare anche soluzioni di questo tipo, che consentono ai viaggiatori in transito di fare anche in autonomia una visita più veloce e allo stesso tempo completa in termini di contenuti, diversificando ulteriormente le occasioni di accesso alla conoscenza del nostro lavoro e dei nostri vini.”
Secondo gli ultimi dati, il settore ha registrato una crescita del 7-10% nell’ultimo anno, con oltre 16,5 milioni di visitatori nelle cantine italiane, e nel 2025 si stima un ulteriore incremento del 9%, confermando come l’enoturismo sia un pilastro sempre più strategico per l’ospitalità nel nostro Paese. L’integrazione di tecnologie digitali, come i podcast geolocalizzati su Loquis, rappresenta quindi un’importante evoluzione per migliorare l’esperienza dei visitatori e attrarre un pubblico sempre maggiore di appassionati.
“Il turismo enogastronomico è in forte espansione: il 70% dei turisti cerca esperienze autentiche legate al cibo e al vino nei propri viaggi, e oltre il 70% delle cantine italiane ha già investito nell’hospitality per accogliere questi viaggiatori – ha commentato Bruno Pellegrini, ad di Loquis – con Loquis Open Winery, vogliamo trasformare la visita in cantina in un’esperienza ancora più immersiva e memorabile. Oggi Loquis è il compagno di viaggio di 2,5 milioni di turisti esperienziali, viaggiatori che non si accontentano di una foto su Instagram, ma vogliono comprendere, ascoltare e vivere il territorio. Con i nostri audio tour geolocalizzati, ogni cantina potrà raccontare la propria storia, il legame con il territorio e i segreti dei propri vini, offrendo ai visitatori un’esperienza digitale unica, accessibile in qualsiasi momento. Loquis Open Winery è un’opportunità per le cantine di valorizzare il proprio patrimonio e per i turisti di scoprire il vino con un nuovo livello di profondità e coinvolgimento.”
“Loquis si conferma come partner innovativo e strategico per il settore dell’enogastronomia, con cui vanta già progetti che hanno riscosso importanti risultati in termini di ascolti” – ha aggiunto Cristian Iovino. “Ora, con open winery, saremo al servizio di tutte quelle cantine che sono impegnate nello sviluppo dell’enoturismo e cercano gli strumenti più efficaci (anche in termini di costi/opportunità) per valorizzare al meglio la loro storia, imprenditoriale ed umana, che resta il biglietto da visita più autentico e reale capace di creare un vero legame con i propri clienti”.
Questo podcast segna anche il debutto del progetto “Open Winery”, l’innovativo format che permette di vivere un’esperienza immersiva e autonoma alla scoperta di cantine d’eccellenza, ideato da Loquis, in collaborazione con Silvia Ghirelli che grazie a una lunga esperienza e profonda conoscenza del settore, guida le aziende vitivinicole italiane nell’arte di fare accoglienza.
“Progettare esperienze in grado di attrarre visitatori e fidelizzarli, attraverso lo sviluppo di strategie innovative, è essenziale per intercettare la domanda emergente e sfruttare le opportunità offerte dalla crescita del settore – ha detto Silvia Ghirelli – Open Winery si rivolge a un consumatore esperto, alla ricerca di un’offerta originale e di qualità, presentata attraverso contenuti curati e coinvolgenti, poiché dà voce alle persone chiave dell’azienda, che spesso non possono essere presenti per accogliere gli ospiti. Loquis rappresenta una risposta alle nuove esigenze di comunicazione e ad un rinnovato linguaggio del vino, elementi fondamentali per dialogare anche con le nuove generazioni e creare alleanze con i principali attori della filiera turistica.”
Situata sulle pendici meridionali dell’Etna, nel cuore di un territorio vinicolo di straordinaria ricchezza, Terra Costantino è una cantina che ha fatto della sostenibilità e della valorizzazione del terroir il proprio punto di forza. Con il nuovo podcast prodotto insieme a Loquis, i visitatori potranno scoprire la storia della cantina, il paesaggio vulcanico che ne caratterizza i vigneti e il processo di produzione dei suoi vini, trasformando una semplice degustazione in un viaggio esperienziale tra innovazione e tradizione. Il podcast accompagna infatti gli ascoltatori in un viaggio alla scoperta della tradizione vinicola dell’Etna, esplorando l’influenza del suolo lavico e del clima sui vini, le pratiche di viticoltura biologica e la conservazione del territorio. Il racconto si snoda dal Palmento del ‘700 e il vino Rasola fino alla moderna cantina ipogea, esempio di architettura sostenibile. Infine, un focus sulle varietà autoctone e sulle referenze della cantina permette di approfondire le caratteristiche uniche dei vini di Terra Costantino.
Loquis è la prima piattaforma di podcast dedicata ai viaggi, gratuita e accessibile a tutti da mobile app e sito web www.loquis.com. Loquis è a tutti gli effetti un atlante sonoro che arricchisce l’esperienza del viaggio. I podcast di Loquis sono geo-localizzati, disponibili in 7 lingue, suddivisi in migliaia di canali creati da travel podcaster, travel bloggers, associazioni ed esperti appassionati dei luoghi, ma anche da centinaia di istituzioni locali, consorzi eno-gastronomici, concessionari stradali e ferroviari, editori. Loquis connette le persone con i territori e la loro cultura, promuovendo un nuovo modo di viaggiare, più consapevole e sostenibile, utilizzando in maniera umanistica le nuove tecnologie e gli sviluppi dell’intelligenza artificiale. Il Loquis Labs, il centro di innovazione e sviluppo del progetto, è sulla frontiera nell’adozione dell’AI e dell’AR nel settore dei viaggi mentre la Loquis Factory, l’hub di produzione specializzato in travel podcast, riunisce un network internazionale di travel podcaster, autori e autrici, speaker e sound designer. La Loquis Factory offre supporto e strumenti professionali a chi vuole trasformare la propria idea creativa in un prodotto di alta qualità. Il progetto Loquis è nato da un’idea di Bruno Pellegrini, pioniere dell’innovazione digitale in Italia, e sostenuto da importanti fondi ed investitori privati italiani.
Di proprietà della famiglia Costantino e attiva nella vinificazione etnea fin dagli anni ‘70, Terra Costantino si trova a Viagrande, in provincia di Catania, sul versante sud-est del vulcano. Sin dalle prime vendemmie, si rivelano le ottime potenzialità dei terreni, dove gli alberelli affondano le radici tra le colate laviche. Nel 2002, al fondatore Dino si affianca il figlio Fabio, che dà una svolta moderna all’azienda ed inizia ad imbottigliare il vino. Nasce così Terra Costantino che esce con la prima etichetta nel 2013. La cantina ipogea, scavata tra le colate laviche di oltre 50.000 anni fa, è la prima cantina ecosostenibile del Sud Italia. Quello della sostenibilità è da sempre un tema caro alla famiglia Costantino, tanto da scegliere di intraprendere un percorso a 360 gradi che abbraccia sostenibilità ambientale, socio-culturale ed economica, culminato con l’ottenimento della certificazione Equalitas nel 2023. Le porte della cantina sono sempre aperte, con una rinnovata offerta enoturistica che permette al visitatore di immergersi nel mondo di Terra Costantino, approfondendo la storia della viticoltura etnea trasportata alla modernità dei nostri giorni.