Due donne alla guida dell’industria turistica italiana
Il turismo italiano è sempre più rosa. Due donne sono infatti alla guida della cabina di regia dell’industria turistica italiana: la ministra Daniela Garnero Santanchè e, da poche ore, la 37enne Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, che va a ricoprire il ruolo di amministratore delegato di Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, raccogliendo il testimone da Roberta Garibaldi.
“Pronta a rilanciare il brand Italia”, è stato il primo commento della Jelinic, scelta da Santanché per l’esperienza maturata nel settore, anche dal suo osservatorio umbro, dove è titolare di un’agenzia di viaggio, a Panicale, in provincia di Perugia.
Due donne insomma per guidare un’industria “pesante”, che vale, in Italia, il 13% del Pil, pari a 223 miliardi, e genera occupazione per 4,2 milioni di lavoratori. Un messaggio di fiducia, quello di voler puntare sulle donne, per ridare una voce nuova a un’industria dove sono da sempre troppi i livelli decisionali, e dove da anni si chiede un indirizzo chiaro e univoco alle politiche da adottare, per far crescere non solo le presenze turistiche, ma soprattutto la qualità del prodotto Italia su un mercato iper concorrenziale come quello turistico, dove i competitor sono molto agguerriti.
Ripristinato dall’ex premier Mario Draghi, a trenta anni di distanza dal referendum che lo aveva abolito, anche il governo Meloni ha voluto riconoscere al turismo un dicastero specifico, che dovrà dare un indirizzo politico univoco alla complessa macchina del turismo, da sempre ripartita tra le competenze dei ministeri delle attività produttive, dei beni e delle attività culturali, dell’agricoltura e delle finanze, e naturalmente con quella concorrente di regioni, province e comuni.
A guidare il ministero, Meloni ha indicato la politica e imprenditrice del settore Daniela Garnero Santanchè, che peraltro è stata, nella scorsa legislatura, componente della X Commissione permanente Industria, Commercio e Turismo, dove si è continuata ad occupare del settore turistico per il suo partito, Fratelli d’Italia.
“Il turismo, in ogni sua declinazione, è la chiave principale per promuovere il made in Italy”, ha detto la ministra avviando una serie di interlocuzioni con i diversi attori del settore. Ai quali siamo certi il ministero vorrà aggiungere anche i giornalisti, che da sempre, con la loro attività, fanno conoscere l’Italia e le sue bellezze nel mondo.