“Mare Nostrum”: a Parma una mostra sul rapporto tra uomo e mare
Il rapporto tra uomo e mare è al centro della mostra che dal 4 maggio al 28 luglio si visita all’APE Parma Museo, per iniziativa dell’azienda Delicius, in occasione del suo 50° anniversario. La mostra ” Mare Nostrum” coniuga in 12 sale riflessione, manifesto artistico e denuncia sui problemi ambientali che stanno compromettendo gli equilibri ecosistemici del mare.
«Vogliamo contribuire alla riduzione dell’inquinamento nei mari – afferma Irene Rizzoli, AD Delicius e co-curatrice della mostra, insieme all’architetto Dario Costi – Ogni minuto l’equivalente di un camion pieno di plastica finisce negli oceani, provocando la morte di tartarughe, uccelli, pesci, balene e delfini, a cui si aggiungono sversamenti, pesca illegale e non sostenibile, migrazioni, allevamenti intensivi: un’emergenza ambientale che non può essere ignorata. Dobbiamo fare tutto il possibile per salvaguardare il mare, fonte di vita e ricchezza e grande polmone del pianeta, adoperandoci per una gestione responsabile delle risorse naturali, riducendo al minimo gli sprechi, contribuendo alla tutela della biodiversità, anche ricercando soluzioni a basso impatto o che possano favorire la naturale rigenerazione delle risorse, per la tutela del pianeta e il benessere delle prossime generazioni. La proiezione sul futuro è infatti allarmante: il report “The New Plastic Economy. Rethinking the future of plastic”, realizzato da World Economic Forum, Ellen MacArthur Foundation e McKinsey & Company nel 2016, ha stimato che a questo ritmo di consumo nel 2050 il mare ospiterà più plastica che pesci! Dobbiamo iniziare immediatamente ad agire e questa mostra vuole essere un piccolo passo avanti, assieme concreto e concettuale: come azienda ci impegniamo da decenni a rispettare il mare, anche collaborando con diversi enti e associazioni no-profit come Banco Alimentare, Ogyre, Worldrise; oggi abbiamo scelto l’arte contemporanea come ideale portavoce e vettore di comunicazione, per raggiungere tutti».
Materiali storici, immagini e documenti originali, installazioni artistiche esclusive e contenuti multimediali si susseguiranno lungo il percorso della mostra, che si snoda attraverso stanze tematiche seguendo un fil rouge in crescendo che parte dal racconto e dalla narrazione storica per arrivare alla riflessione e alla denuncia, mediante la potenza suggestiva e viscerale dell’opera d’arte.
La prima sezione della mostra è dedicata alla contestualizzazione storica, dalla conservazione del pesce delle civiltà classiche nel Mediterraneo alla spiegazione del cosiddetto “incidente geografico” che ha dato il via alla peculiare tradizione dell’industria ittica di Parma – una città lontana dal mare, dall’inaspettato nesso con il compositore Giuseppe Verdi fino al tema del packaging, dell’etichetta e della comunicazioneai consumatori attraverso i decenni.
Si entra quindi nella sezione più propriamente artistica ed emozionale della mostra, dedicata alla comprensione evocativa dei valori del mare nel suo rapporto con gli esseri umani. Una sequenza di stanze a tema – il sale, la pesca, i suoni, la memoria dell’acqua, l’inquinamento e lo sguardo verso l’alto – concepite per far vivere ai visitatori un’esperienza immersiva di contemplazione, riflessione ed emozione capace di stimolare nuove consapevolezze, grazie a un allestimento mirato e al contributo fondamentale degli artisti Paolo Mezzadri e Giacomo Cossio, con installazioni inedite realizzate ad hoc e live performance.
Infine, si svela lo spazio di denuncia dei problemi che oggi affliggono il mare, con due opere dalla grande potenza evocativa, dolorosamente vere nella rappresentazione della minaccia che vive il pianeta ma foriere, al tempo stesso, di un barlume di fiducia nel futuro: l’installazione-giardino vivente di Giacomo Cossio, simbolo della forza di rigenerazione delle piante e della natura, e l’installazione di Paolo Mezzadri, monito che può diventare speranza nel momento in cui l’uomo si impegnerà davvero per la difesa del mare e dell’ambiente.
La sezione conclusiva, chiamata Laboratorio, è dedicata all’approfondimento sulle problematiche ambientali e sociali e sulle loro possibili soluzioni, con l’esposizione di sei pannelli relativi a diversi progetti con valore sociale oltre che ambientale: dalla pesca certificata al recupero del pescato illegale, dalla pulizia delle spiagge all’impatto zero, dalla parità di genere al tema della plastica.
Sede della mostra: APE Parma Museo, Strada Luigi C. Farini 32/A
Visite da martedì a domenica h 10.30 – 17.30.